Le celebrazioni per la Festa di San Giovanni si rinnovano ogni anno in diverse cittadine italiane che mantengono vive tradizioni legate ad una vocazione agraria. In Umbria Sacro e profano s’incontrano senza sosta, anche nel solstizio d’estate.

A Grello, frazione di a Gualdo Tadino, la sera del 23 giugno, ogni anno prende vita la suggestiva Notte del Fuoco, una cerimonia dove si mescolano riti pagani e culto cristiano. Questa sagra locale è vissuta con grande partecipazione, dalla rievocazione medievale in costume alla corsa delle jncije, i tipici ceri accesi.

Diciotto portatori del fuoco, sei per ognuno delle tre contrade del paese, si sfidano in una rutilante corsa attorno alle vestigia del castello portando sulle spalle le torce fiammeggianti. Si passa poi al traino di rudimentali tregge (sorta di slitte) piene di paglia e legna dove sono state saldate le jncije: i fuochi illuminano la notte intorno al colle, in cima la chiesa parrocchiale è avvolta da un’atmosfera mistica. Prima però, il rito che si perde nella notte dei tempi: la benedizione dei ceri, della guazza e dei panetti di San Giovanni con relativa distribuzione.

Tradizioni secolari che svelano i legami con la terra: la guazza, anche detta rugiada, è una miscela di erbe aromatiche e petali di fiori che ognuno custodisce fino al giorno successivo, per le abluzioni del mattino. Le si regala valore terapeutico se lasciato al chiarore delle stelle durante la notte, anche se il beneficio è piuttosto da attribuire alle proprietà della mistura di erbe. Infine la consegna del Palio al rione vincitore, subito prima dello spettacolo pirotecnico e dell’apertura delle danze.

Per il programma completo contattate la Pro loco di Grello allo 075-9148287

Foto di Giordano Monacelli per gentile concessione di Pro Loco Grello: Festa Fuoco Grello 2010