“Sono salito a Spoleto e sono anche stato sull’acquedotto, che nel tempo stesso è ponte fra una montagna e l’altra. Le dieci arcate che sovrastano a tutta la valle, costruite di mattoni, resistono sicure attraverso i secoli, mentre l’acqua scorre perenne da un capo all’altro di Spoleto...”
J.W. Goethe, Viaggio in Italia
E’ l’acquedotto Ponte delle Torri, con la sua maestosità e bellezza, ad accoglierci arrivando a Spoleto. Un’introduzione che crea aspettative e non inganna: antica colonia romana, poi ostrogota e longobarda, comune medievale conteso tra Chiesa e Impero, tra Guelfi e Ghibellini, centro culturale rinascimentale e sede vescovile, la storia della città ha lasciato un ricchissimo patrimonio architettonico e artistico nel cuore di un contesto naturalistico splendido. Spoleto, che sorge principalmente sul colle Sant’Elia, sovrastato dalla Rocca Albornoziana, e alle falde del Monteluco, è infatti contornata da boschi, acque e dalle rigogliose colline della Valnerina.
Cosa vedere a Spoleto in un giorno
Ecco una scelta dei principali luoghi e monumenti da non mancare, muovendosi a piedi (affrontando un po’ di salita), scoprendo anche gli angoli meno frequentati e perdendosi tra vicoletti e cortili, oppure servendosi della funzionale rete di tappeti e scale mobili che dai parcheggi perimetrali alla città porta fino alla Rocca, con possibilità di fermate intermedie in corrispondenza dei luoghi d’interesse.
Le mura della città, quelle medievali ben conservate e alcuni resti delle più antiche fortificazioni preromane (“mura ciclopiche”, visibili in via Leoncilli), segnano il contorno del centro storico nella parte bassa di Spoleto. La Torre dell’Olio di Porta Fuga è rimasta a testimoniare uno dei più efficaci sistemi difensivi medievali: dalla sua sommità scendeva olio bollente su chi tentava l’assedio.
Proprio in prossimità delle mura, inizia uno dei possibili percorsi a piedi che consente di arrivare alle maggiori testimonianze storico-artistiche: prendiamo per viale Giacomo Matteotti, sul quale si affaccia il Museo Archeologico (apertura tutta settimana 8,30-19,30), e poco distante scorgiamo anche il Teatro Romano del I sec. a. c., oggi scenario d’atmosfera per concerti e spettacoli.

Seguiamo per via Filippo Brignone arrivando all’elegante Casa Romana del I secolo d.C. (appartenuta a Flavia Vespasia Polla, madre dell’imperatore Vespasiano) e continuiamo in via Arco di Druso, dove si conserva l’omonimo arco romano del 23 d.C., eretto lungo la via Flaminia.
Seguendo per Piazza del Mercato e via Fontesecca, calpestando selciati tra antichi edifici, che spesso ospitano botteghe, osterie e ristorantini tipici, il percorso conduce rapidamente alla Basilica di Sant’Eufemia del XII secolo (raro caso italiano di chiesa romanica con matronei).
Via Aurelio Saffi ci porta al Palazzo Comunale, del 1200, sede della Pinacoteca cittadina, e subito di lato si apre in discesa l’ampia scalinata che conduce alla splendida piazza del Duomo con la sua Cattedrale di Santa Maria Assunta, affiancata dalla Chiesa di Santa Maria della Manna d’Oro e dal Secentesco Teatro Caio Melisso. Sorto nel 1067 sui resti di una chiesa del IX secolo, il Duomo custodisce affreschi del Pinturicchio e di Filippo Lippi.
Continuiamo in via Gattaponi e ci troviamo velocemente al principio della salita per la Rocca Albornoziana (anche qui si può optare per le scale mobili), simbolo della città, fortificazione del 1400 voluta da papa Innocenzo VI, a magnificare il potere della Chiesa di ritorno a Roma dopo l’esilio avignonese. Delimitata da alte mura perimetrali con sei torri squadrate (tra queste la “camera pinta”, affrescata con opere del Quattrocento), al suo interno la Rocca presenta il Cortile d’onore, con il Museo nazionale del Ducato e uno spazio per mostre, concerti e convegni, e il Cortile delle armi, con un teatro all’aperto.

L’impressionante Ponte delle Torri, che ci ha accolto all’arrivo a Spoleto, unisce la città storica al Monteluco. Il ponte, lungo 230 metri e alto 82, è stato probabilmente eretto tra il Duecento e il Trecento sulle rovine di una costruzione romana. Percorribile a piedi, permette panoramiche mozzafiato (per chi non soffre di vertigini).
Al di là del ponte, si apre il “bosco sacro” del Monteluco, luogo di eremi francescani (vi passa anche la via francigena) e di natura avvolgente. L’importantissimo patrimonio boschivo, che conserva numerosi lecci secolari, offre vari sentieri escursionistici.
Da non mancare, in ingresso o in uscita dalla città, fuori dalle mura, una visita alla Basilica di San Salvatore, chiesa paleocristiana e poi longobarda, dal 2011 patrimonio Unesco.
Manifestazioni
il Festival dei due mondi, manifestazione di teatro, musica, danza, dal 1958 si svolge tutte le estati a Spoleto. Evento di rilievo internazionale, vede le proprie rappresentazioni tra l’antico Teatro Romano, il Teatro Caio Melisso e il Nuovo Teatro, oltre a trovare scenari suggestivi in chiese, palazzi, piazze.
Informazioni utili
Sul sito del Comune di Spoleto sono indicate le corrispondenze tra parcheggi e percorsi meccanizzati e la mappa degli stessi.
Per chi arriva a Spoleto in treno, dalla stazione sono disponibili autobus che conducono nel centro storico.
Dove mangiare
Moltissime le taverne e i ristorantini nelle vie del centro che propongono piatti tipici (carni, salumi, formaggi, pasta fresca, tartufo…) anche a prezzi modici, come la conosciutissima Osteria del Matto, in prossimità del Duomo, il particolare e accogliente 9cento o la taverna La Lanterna (anche per celiaci) in via della Trattoria, 6.
Dove dormire
Diverse le soluzioni in B&B nella parte storica della città e appena fuori, La Piazzetta, L’Aura, Ospitalità Gelosi (in prossimità della Rocca). L’Umbria offre naturalmente anche la possibilità di soggiornare e mangiare in agriturismo. I migliori si trovano solitamente fuori dai principali centri urbani, come La Corte del Lupo, agriturismo e azienda agricola biologica nei pressi di Nocera Umbra.