Le Marche e l’Umbria sono regioni perfette per il trekking e riservano sorprese anche per altre discipline di montagna perché le colline sono varie, a volte dolci e a volte impervie, e il paesaggio passa da colli privi di pendenza a fenditure nella roccia, dagli orridi ai crepaggi nel calcare.

Tutto questo si esprime forse al suo massimo in Valnerina, la vallata del fiume Nera a cavallo delle due regioni, famosa per le spettacolari Cascate delle Marmore. Punteggiata di paesini incantevoli e di piccoli borghi medievali, ha tutto quel che si può chiedere a una vallata di montagna. Ricchezza di storia, un fiume dove si praticano rafting e canoa, le belle falesie di Ferentillo, per gli arrampicatori di ogni livello ed esperienza, tantissimi sentieri di trekking.

Provate questo sentiero di quattro ore di cammino, dal paesino di Castelsantangelo sul Nera fino a Monte Prata dove trovate addirittura qualche impianto di risalita per lo sci, attivo nei mesi invernali.

Partenza nelle Marche dal piccolo centro di Castelsantangelo, sulle pendici del Monte Cornaccione. Si parte sull’antica strada lastricata passando per il paesino di Gualdo. E subito ci immergiamo nei boschi di latifoglie dei Monti Sibillini, tra querce e roveri, muri a secco eretti dai contadini. La strada è agevole e corre in costa sul versante est della vallata, aprendo sotto di noi lo spettacolo della Valnerina verdissima.

Si raggiunge Gualdo circa in un’ora e mezza di cammino. Il paese era il centro politico di questa zona della valle, come testimoniano le rovine del castello, di origine addirittura longobarda. Oggi Gualdo è un piccolo labirinto di stradine e di case caratteristiche, che conserva tutta la sua identità medievale: abitazioni in pietra, forni per la cottura del pane in vista, accanto ad ogni casa, nelle caratteristiche logge.

Prodotti tipici dell’Umbria appenninica:
Azienda Agricola Biologica Corte del Lupo

Oltrepassiamo Gualdo ed entriamo nel tratto della Valletta di Corvetto. Un bosco di faggi e una piccola radura e si cambia di nuovo versante, entrando nella piccola Valle dell’Acqua. Il sentiero è un saliscendi immerso nel verde. Si incrociano stalle antiche e una piccola cappella votiva, dove la strada si fa improvvisamente ripida, in salita. In primavera sono i profumi delle fioriture ad accompagnarvi, tra i gelsi e i fiori di campo.

Si raggiunge di nuovo la strada asfaltata che ci porta a Castelluccio e alla sua chiesina. La Madonna della Cona è un piccolo santuario posto sulla Forca di Gualdo, un promontorio naturale sulla valle da cui si gode il miglior panorama dell’Alta Valnerina. Sotto di noi: i piani di Castelluccio con le radure verde smeraldo, il poggio con il caratteristico abitato arroccato sulla cima e la zona verde delle paludi, lascito di un antico bacino inabissato tra i calcari cedevoli e le pietre permeabili della valle.

Valnerina, Castelluccio
Castelluccio CC Viaggio Routard

Soffermatevi a visitate i paesi della Valnerina, famosa per i prodotti della sua agricoltura e per la cucina, oltre che i paesaggi. Norcia è a un tiro di schioppo e la valle è terra di norcini e casari che producono i notevoli prosciutti umbri e i formaggi. Castelluccio, inoltre, è nota per la produzione di lenticchie, una delle medaglie che la Valnerina si appunta sul petto per la qualità della tradizione contadina e culinaria. Una splendida occasione per rifocillarsi dopo il cammino.